Vediamo le principali novità del decreto lavoro 2023:
1. TEMPO DETERMINATO CON CAUSALI PIÙ AMPIE
Per quanto riguarda il contratto di lavoro dipendente a tempo determinato, qualora sia superiore a 12 mesi e fino a 24 mesi, si ammettono:
- causali previste dai CCNL
- causali dettate da esigenze economiche organizzative delle imprese e
- sostituzione di lavoratori assenti
2. SGRAVI PER NUOVE ASSUNZIONI
Vengono introdotti i seguenti incentivi
- per enti e organizzazioni, un contributo per ogni persona con disabilità assunta a tempo indeterminato tra il 1° agosto 2022 ed il 31 dicembre 2023
- per datori di lavoro che assumono percettori di assegno di inclusione: esonero contributivo del 100% per 12 mesi
- per datori di lavoro che assumono giovani NEET under 30 iscritti al programma Incentivo Occupazione Giovani: contributo del 60% della retribuzione per 12 mesi, cumulabile con altre misure in vigore.
3. NUOVE MODALITÀ DI RATEAZIONE DEI CONTRIBUTI OMESSI
A partire dal 2023 sarà possibile aumentare le rate per il versamento dei debiti contributivi, che passa a 60 mesi (dagli attuali 24 mesi).
Inoltre, vengono rimodulate le sanzioni amministrative per omesso versamento delle ritenute previdenziali: da “da euro 10.000 a euro 50.000” a “da una volta e mezza a quattro volte l’importo omesso”.
4. DAL REDDITO DI CITTADINANZA ALL’INCLUSIONE SOCIALE
Assegno
di inclusione, ossia un nuovo strumento di sostegno economico destinato alle famiglie
con ISEE inferiore a 9.360 euro (maggiorato in caso di presenza di minorenni)
e con componenti “fragili” (minori , disabili, over 60) che sostituisce
da gennaio 2024 il Reddito di cittadinanza , con obbligo lavorativo per gli
“occupabili”.
Il Decreto introduce dal 01/09/2023 anche dei supporti per la formazione e il lavoro per coloro con un’età compresa tra 18 e 59 anni che fanno parte di un nucleo familiare con ISEE inferiore o uguale a 6.000 euro annui e che al contempo non abbiano i requisiti per accedere all’Assegno di Inclusione.
5. RIDUZIONE DEL CUNEO FISCALE 2023
Destinato ai dipendenti, del settore pubblico e privato, escluso il lavoro domestico (colf, badanti, baby sitter), per il periodo 1 luglio – 31 dicembre 2023:
· se il reddito del lavoratore arriva fino a 25.000 euro, la retribuzione imponibile sarà esonerata dal 7% della contribuzione previdenziale a carico del lavoratore medesimo;
- se il reddito arriva fino a 35.000 €, allora l’esonero sarà pari al 6%.
6. INNALZAMENTO A 3000 EURO DELLA SOGLIA DEI FRINGE BENEFITS ESENTI IRPEF
Viene aumentato a 3000 euro la soglia dei fringe benefits esenti IRPEF (comprensivi delle somme erogate per pagamento delle utenze domestiche) per il periodo d’imposta 2023, per i lavoratori dipendenti con figli; per tutti gli altri, continueranno a valere le regole previgenti.
7. I VOUCHER LAVORO
Elevato a 15.000 euro annui l’importo massimo per l’utilizzo dei voucher lavoro.
Per gli utilizzatori che operano nei settori dei congressi, fiere, eventi, stabilimenti termali e parchi di divertimento, la soglia di dipendenti assunti a tempo indeterminato per potervi accedere passa a 25 anziché 10.